Una dea tra i poeti

Una dea tra i poeti

agosto 14, 2025
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Estate Fiorentina, 2025

di Roberto Incerti

Silvia Guidi e Giuliano Scabia: artisti diversi fra loro, ma entrambi naturalmente distanti dal teatro tradizionale.

Alle Murate Art District di Firenze l’attrice Silvia Guidi — assieme al percussionista e compositore di elettroacustica Alessio Riccio, da tempo suo compagno d’arte e di vita — è stata protagonista dell’ipnotico, intrigante spettacolo “Albero Stella di poeti rari. Quattro voli col poeta Blake”.

L’evento a cura della Fondazione Giuliano Scabia (1935-2021). Scabia è stato poeta, protagonista di un teatro in movimento che lo ha portato a creare spettacoli itineranti in manicomi e boschi, lungo i fiumi, sui vulcani, nelle scuole, nelle periferie dimenticate. L’artista, nel centro di Firenze, in un quartiere pratoliniano, aveva creato uno studio teatro che era specchio della sua vita e della sua arte: maschere, marionette, locandine di memorabili spettacoli teatrali, documenti del Gruppo 63, ricordi di Dario Fo e Pier Paolo Pasolini. Con leggerezza sapeva trasformare le parole in immagini. Da vero cavaliere errante lo si trovava in Sant’Ambrogio in sella alla sua bicicletta. Se incrociava un compagno di viaggio, si fermava e raccontava di gioiose veglie funebri per Donato Sartori, maestro dell’arte della maschera, o ancora di spettacoli realizzati in luoghi inimmaginabili. Finito di parlare, faceva rotta verso altri mulini a vento. Scabia fra l’altro nel 2020 fu ospite del Museo Marino Marini di Firenze, presieduto da Patrizia Asproni, per un memorabile incontro spettacolo che entusiasmò il pubblico, fra cui c’era, in prima fila, il grande vignettista Sergio Staino.

Silvia Guidi, da sempre dea del teatro off, al Teatro Laboratorio Nove è stata allieva della regista Barbara Nativi. Silvia diventò attrice di culto una trentina di anni fa con lo spettacolo “La leggenda dei Visconti”, messo in scena in un periferico centro sociale. Vagando tra gli spazi fatiscenti di quest’ultimo, la giovane attrice, in mezzo ai calcinacci, si cospargeva il volto con inchiostro di seppia e interpretava brani del caustico Max Aub. Chi scrive dedicò a lei, allora sconosciuta, una lunga recensione sulle pagine di Repubblica… e lo spettacolo che aveva una tenitura programmata di tre giorni, stette in cartellone tre mesi, sempre esaurito. Nel corso del tempo Silvia Guidi, grazie al Festival internazionale Intercity, è stata diretta dai più noti registi del teatro di ricerca europei e non solo. Il suo teatro è scomodo, spiazzante, mai banale. Ha affrontato l’erotismo viscerale, i labirinti della follia e più recentemente il lato oscuro delle fiabe. Al museo Marini Silvia Guidi e Alessio Riccio sono stati protagonisti, fra l’altro, di un fulminante Pinocchio nero in odore di Carmelo Bene. La Guidi si è esibita in teatri off, ma anche tra tumuli etruschi e persino in appartamenti. Evidentemente in molti festival. Da diversi anni dirige a Firenze il piccolo e vivissimo teatro studio C3Lab, che annovera allievi fedeli.

Nella serata fiorentina alle Murate Silvia Guidi ha incantato il pubblico col suo cappello a cilindro rosso, i toni suadenti della voce, l’inconfondibile linguaggio del corpo; e con le braccia, che diventavano ali, ha volato nel cielo sopra Londra e Parigi assieme a William Blake, Baudelaire, Rimbaud, evidentemente a Giuliano Scabia. Fondamentale il tessuto sonoro di Alessio Riccio.

Applausi infiniti e meritati.

Margherita Scabia al violoncello. Margherita Scabia esegue Bach prima dello spettacolo
Max Perissi
Silvia Guidi. Silvia Guidi durante la rappresentazione
Max Perissi

Lo spettacolo è andato in scena mercoledì 16 luglio 2025, preceduto da Margherita Scabia al violoncello, per il finissage della mostra “Nutrire dio”. Roberto Incerti è stato una firma storica nell’edizione fiorentina de La Repubblica.